Pio XII, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco sono i pontefici che hanno lasciato sul prodigio di Siracusa autorevoli e significativi pronunciamenti. Parole luminose pronunciate in epoche diverse, scaturite da contesti e vissuti storici ben precisi ma che non cessano di sprigionare la loro luce rischiarando le nuove sfide del tempo che viene.
Pio XII, nel 1954, ad appena un anno dagli eventi, è il primo papa a pronunciarsi sui fatti di Siracusa. L’occasione fu il Congresso Mariano che quell’anno – in cui si celebrava l’anno mariano – vide tutti i vescovi di Sicilia riuniti a Bagheria (PA). Il messaggio a loro indirizzato fu trasmesso via radio, mezzo all’epoca più diffuso. Ciò che maggiormente sorprende è che il cuore dell’intero messaggio è la straordinaria lacrimazione di Siracusa a cui tutto il resto fa da corona.
Di Giovanni Paolo II si possono contare ben diciotto discorsi. Questi non si fermano a quelli pronunciati o consegnati durante la sua visita pastorale a Siracusa nel 1994 ma si trovano disseminati, in svariati contesti, nel corso del suo lungo pontificato. Il legame di Giovanni Paolo II con la Madonna delle Lacrime trova i suoi albori nel 1964, quando da giovane vescovo fu pellegrino a Siracusa e celebrò l’Eucarestia ai piedi del prodigioso quadretto.
Di Benedetto XVI conserviamo un unico ma prezioso riferimento alle lacrime di Maria quando non era ancora il pontefice della Chiesa di Roma ma semplicemente il card. Joseph Ratzinger, uno dei più stretti collaboratori di Papa Wojtyla. Parole custodite all’interno di un suo libro scritto in memoria del suo predecessore.
A questo coro si unisce la fresca voce di Papa Francesco che nel suo ancor breve pontificato in ben due occasioni ha già fatto riferimento alla Madonna delle lacrime di Siracusa: l’Angelus in piazza San Pietro in occasione del 60° Anniversario della lacrimazione e l’omelia, nella Basilica di San Pietro, in occasione della Veglia di preghiera “per asciugare le lacrime”, veglia voluta dallo stesso Papa per il Giubileo della Misericordia vissuta alla presenza del Reliquiario che custodisce le lacrime di Maria richiesto lì per l’occasione.
Le voci dei Papi sono parole preziose che come perle vanno custodite e il cui valore cresce con lo scorrere del tempo rivelando sempre nuove ricchezze. Parole trasparenti e feconde che – come le lacrime di cui parlano – interrogano e ammoniscono, condividono e confortano, consolano e vivificano.
In questa rubrica vogliamo rilanciarle e approfondirle, certi che, tornare alle radici della propria storia, custodire la memoria di ciò che si è ricevuto, rafforza l’identità, nutre il legame con Maria e alimenta il cammino di fede.
Rosaria Ricciardo