«Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto» (Gv 15,5-9)
18-25 GENNAIO 2021
La Settimana dell’Unità dei Cristiani, che ogni anno si celebra dal 18 al 25 gennaio, offre l’occasione di approfondire il messaggio delle Lacrime della Madonna a Siracusa e l’unità dei cristiani.
Il Santo Padre, nel suo messaggio, ricorda che «L’unità è anzitutto un dono, è una grazia da chiedere con la preghiera. Ciascuno di noi ne ha bisogno. Infatti, ci accorgiamo che non siamo capaci di custodire l’unità neppure in noi stessi. (…) La soluzione alle divisioni non è opporsi a qualcuno, perché la discordia genera altra discordia. Il vero rimedio comincia dal chiedere a Dio la pace, la riconciliazione, l’unità. Questo vale prima di tutto per i cristiani: l’unità può giungere solo come frutto della preghiera».
Il prodigio della Lacrimazione di Maria – avvenuto a Siracusa nel 1953 in un’abitazione familiare posta accanto all’unica Chiesa Cristiana non Cattolica della città – ha segnato la tradizione ecumenica della Chiesa siracusana. È chiaro il “significato ecumenico” del pianto di Maria evidenziato più volte dal Magistero dei Papi: Le lacrime di Maria sono lacrime di dolore per le divisioni fra i cristiani e, ancora di più, invito della Madre a collaborare al progetto di Dio che vuole radunare tutta l’umanità dispersa in un’unica famiglia senza distinzioni di ceto, di razza, di credo.
Il Santuario della Madonna delle Lacrime, edificato nel cuore della Città Siracusa, è per vocazione la Casa della Madre che raduna i cristiani delle varie confessioni, i credenti di diverse tradizioni religiose e i non credenti incontro ecumenico e di dialogo interreligioso, nella costruzione del dialogo e della pace (cfr. R. Ricciardo, Siracusa /Lacrime di Maria, in Mariologia “Dizionari San Paolo”)
Lunedì 25 gennaio, alle ore 18.00, presso il Santuario Madonna delle Lacrime, sarà celebrata una Santa Messa nella Giornata conclusiva della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani (18-25 gennaio) dal tema che riprende la raccomandazione di Gesù: «Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto» (cfr Gv 15,5-9).
Don Aurelio Russo
Rettore